NOT EQUAL 2020
TUSCIA TakeApIC
AVVISO AI PARTECIPANTI ALLA GIORNATA DI SABATO 24 OTTOBRE.
In accordo con il DPCM del 18 Ottobre, che vieta l'attività convegnistica in presenza, siamo costretti a annullare i seminari previsti. Questi saranno comunque realizzati a porte chiuse e diffusi online nel giro di pochi giorni.
Sarà invece possibile visitare l'esposizione fotografica secondo le modalità già specificate (ingressi contingentati, misurazione temperatura e raccolta dati personali).
SABATO 24 OTTOBRE
ore 15.00
Camminare, filmando
incontro con
Marco Saverio Loperfido e Marco Bartolomucci
Marco Bartolomucci, videomaker, e Marco Saverio Loperfido, scrittore e guida escursionistica, espongono le loro riflessioni sul rapporto che intercorre tra l’uomo, gli strumenti di produzione audiovisiva e il camminare. Durante l’incontro verranno mostrati alcuni frammenti del documentario “Il giro della Tuscia_Appunti visivi” e si parlerà dell’omonimo progetto di mappatura realizzato nel 2014. Una carrellata naturalistica ed antropologica, volta a scoprire le tappe di alcune passeggiate, colte nella loro immediatezza e spontaneità. Riflessioni e stati emotivi che si snodano lungo 800 km percorsi a piedi in due mesi, ricucendo un tessuto di antiche strade e relazioni sociali. Un viaggio cubista, ripreso camminando, che invita l’occhio ad indossare un paio di scarponi, per immergersi nelle forre, guadare fiumi, perdersi tra ponti a schiena d’asino e necropoli, passo dopo passo. Con l’occasione verrà introdotto il viaggio “Da Faggeto a Faggeta”, quattro giorni a piedi da Allumiere a Soriano nel Cimino che si realizzerà durante la primavera del 2021
Marco Bartolomucci - Filmmaker, documentarista, ideatore del Tolfa Slow Film Fest, festival del cinema documentario legato al movimento Città Slow e nato per valorizzare il territorio dei Monti della Tolfa. Ha diretto documentari che raccontano le tradizioni popolari e il patrimonio culturale della Tuscia Viterbese, tra questi “Il giro della Tuscia in 80 giorni” che descrive per immagini un itinerario ad anello di 803 km nella provincia di Viterbo. Ha lavorato come aiuto regista a “L’ultimo pastore” di Marco Bonfanti, e realizzato il backstage del recente film “L’uomo senza gravità”.
Marco Saverio Loperfido - Scrittore, documentarista e sociologo visuale, fa parte del PluC per il Pluralismo Culturale. Ha pubblicato articoli su riviste e saggi in volumi, ed è autore di una monografia sociologica, “La morte altrove. Il migrante al termine del viaggio”. E' inoltre autore dei romanzi “Claude Glass”, “Memorie di un bugiardo”, “Cronache metafisiche” e “La seconda forma del sogno”, oltre a occuparsi di narrativa di viaggio con i testi “Il giro della Tuscia in 80 giorni”, “Umbria: passaggi a sud-ovest”, “Le lucertole ricominciano a Friburgo” e “La luce assoluta dell'Etiopia. Esperienze di montagnaterapia”. Nel 2017 ha percorso 2400 km a piedi partendo da Chia (VT) e arrivando al Parlamento Europeo di Bruxelles, un cammino denominato Paese Europa, per promuovere il progetto Ammappalitalia.it, di cui è ideatore. Nel 2018 ha guidato un gruppo di ex-detenuti in un cammino di 900 km nel sud dell’Italia, per un progetto di reinserimento sociale, andato in onda su Rai3 come docu-serie, dal titolo “Boez - Andiamo via”.
foto di Francesco Galli
SABATO 24 OTTOBRE
ore 16.00
Raccontare il territorio e le sue storie
incontro con Marco Leopardi
Marco Leopardi ha contribuito alla realizzazione di numerosi documentari, soprattutto nel ruolo di regista e direttore della fotografia. I suoi lavori hanno sempre l’intento di valorizzare il territorio, punto di partenza di storie che portano lontano nel tempo e nello spazio, rivelando i legami tra ambiente naturale e ambiente sociale. Mostrando scene di alcuni documentari che hanno avuto come protagonista la Tuscia (“Hair India”, “Calcata, l’isola di Tufo”), l’autore descriverà il personale approccio alla realizzazione del documentario, ripercorrendo le sue esperienze professionali, dagli esordi come fotografo per riviste di viaggio, geografia e natura, fino ai più recenti lavori, che mettono al centro del racconto l’ambiente, l’uomo e la società.
SABATO 24 OTTOBRE
ore 17.00
Quando l’architettura chiede aiuto:
la Vela di Calatrava.
incontro con Filippo Troiano
A 15 anni di distanza dall’inizio dei lavori di realizzazione della città dello sport dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava, La Vela è oggi un rudere meraviglioso in attesa di risposte. Il tema dell’architettura dismessa, dei cosiddetti “mostri”, dei “non luoghi”, normalmente affrontato dal fotoreportage, così come dalla fotografia concettuale più analitica, con un profondo atteggiamento di denuncia e di negatività, viene trattato in questa occasione con uno sguardo radicalmente opposto. Coinvolgendo illustratori e pittori, artisti puri dell’immaginazione, la capacità di denuncia della fotografia si trasforma, nel progetto collettivo “La Vela”, in un dialogo virtuale con i bozzetti e gli studi di Calatrava e in una riappropriazione creativa della città dello sport. Fotografia e illustrazione in un intreccio prezioso per rispondere con la fantasia ad un dramma troppo spesso reiterato.
Fotografo, insegnante di fotografia, attore e sceneggiatore. Studia con diversi professionisti della fotografia e noti registi tra cui Arno Minkkinen, Manoel de Oliveira, Marco Bellocchio. Nel 2003 conosce il maestro Abbas Kiarostami con il quale realizza il cortometraggio Fuori Concorso e l’istallazione Linee sembrano vento. Lavorerà poi con Kiarostami nei film Tickets e Copia Conforme. Da questa esperienza nasce il suo primo libro Viaggio, nella versione francese Tickets, carnet de tournage. Nel 2009 inizia il suo progetto a lungo termine Ritratti di Mari e l ’anno successivo è assistente a Roma del fotografo Abelardo Morell. Il progetto Strade Parallele, sugli abitanti di vecchia e nuova immigrazione della pianura Pontina, è selezionato da Fotografia, Festival internazionale di Roma. Tra i suoi progetti a lungo termine: Chinartfashion sugli studenti cinesi dell’accademia di belle arti di Roma e Cosplay, sui giovani che si mascherano da personaggi dei fumetti. I suoi lavori fotografici e video sono stati pubblicati su diverse riviste come Internazionale, Left, la Repubblica, Nat Geo Italia. Nel 2018 realizza come regista il cortometraggio I suoi occhi.
SABATO 24 OTTOBRE
ore 18.00
Fotografia come narrazione.
Il testo, l'immagine e il territorio
incontro con Valentina Vannicola
Il lavoro di Valentina Vannicola è riconducibile al genere della staged photography. La sua ricerca si è spesso concentrata sulla traduzione in immagine di opere letterarie e racconti, lavorando sul testo l'autrice lo analizza e ricompone in uno storyboard che rimette in scena in tableaux vivant. Lo scatto fotografico è soltanto l’ultimo e decisivo momento di un lungo e complesso lavoro di regia, di cui la fotografa segue minuziosamente tutti gli aspetti: dai costumi alle scenografie, dalla scelta delle location fino alle pose degli attori non professionisti coinvolti. In questa struttura, è fondamentale il ruolo che svolge il territorio: dai lavori realizzati esclusivamente nel suo luogo di nascita, Tolfa, nelle campagne a nord di Roma, sino alle più recenti committenze galleristiche o museali che si concentrano su altri luoghi specifici. I lavori di Valentina Vannicola si sono ispirati a L'Inferno di Dante Alighieri, Alice nel paese delle meraviglie, La principessa sul pisello, il Don Chisciotte, racconti da lei composti e a tematiche proposte da committenti pubblici o privati.
Nata a Roma nel 1982. Dopo la laurea in Filmologia, si è diplomata alla Scuola Romana di Fotografia. Le sue opere sono esposte in gallerie e festival di tutto il mondo (tra gli altri: AuditoriumArte, Roma; Biennale de la Photographie d’Aubagne; Istituto Italiano di Cultura ed il Festival Head On di Sydney; Festival Circulation(s), Parigi; Istituto Italiano di Cultura di Melbourne; Gallery Central di Perth, Australia; La Triennale di Milano; Espace André Malraux Herblay, Francia; Vision Lab/Triennale di Milano presso la Mediateca di S. Teresa, Milano; Arte Fiera Bologna; Vienna Fair; Bellaria Film Festival; Galleria Al Blu di Prussia, Napoli; Galleria Wuderkammern, Roma; Urban Center di Rovereto; Mia Art Fair; CiternaFotografia-Festival; Fotografia Festival MACRO Testaccio, Roma; Centro italiano della fotografia d’autore, Bibbiena; Auditorium Parco della Musica, Roma; s.t. Galleria, Roma). I suoi scatti sono stati pubblicati da diversi giornali periodici e quotidiani tra cui L’Espresso, D di Repubblica, Philosophie Magazine, Il Manifesto, Insidart ed Aracne. Nel 2017 ha vinto il primo premio come miglior portfolio a Fotografia Europea, nel 2018 ha ricevuto la menzione d’onore al Combat Prize; è stata finalista al Premio Fabbri ed al Premio Ponchielli.